MCM-84 episodio 1: Gli Stati Uniti d’Europa 2050 circa

Il discorso sullo stato dell’Unione del 2050 è stato celebrato nella stupenda cornice di Palazzo dei Normanni a Palermo. Il Presidente ha un motivo in più per celebrare: sono i primi dieci anni degli Stati Uniti d’Europa. Il cammino verso l’unità non è  stato facile. L’eco della dissoluzione è ancora rumorosa nelle menti degli europei che a metà degli anni venti hanno visto precipitare il continente nel caos della richieste di autonomia e dello scontro tra i paesi mediterranei e dell’est Europa contro i paesi del nord: sembrava si dovesse assistere ad una rinnovata guerra dei Trent’anni. Tutto cominciò a Barcellona, dove i promotori del primo referendum del 2017, ci riprovarono a una distanza di quasi dieci anni, riuscendo ad ottenere il risultato sperato grazie all’aiuto di corsi e  sardi, che ne frattempo avevano costruito una struttura informatica in grado di paralizzare le comunicazioni di Madrid. Fonti governative riveleranno in seguito che il supporto maggiore fu fornito da un gigante dell’estremo Oriente. Tutti si ricorderanno della reazione a catena: baschi, tirolesi, kosovari, fiamminghi, fino all’estremo tentativo degli eredi della Real casa Borbone di Napoli. Ma fu in quel caos che nacque un movimento, chiamato Nuovo Rinascimento, che accomunò la generazione Erasmus. Venne creata una piattaforma transazionale che intercettò i bisogni degli europei. Sembrava che l’Unione e la sua moneta, che all’epoca si chiamava ancora Euro, fossero destinate a soccombere alla penetrazione soft del Dragone Orientale. Nel giro di pochi anni, infatti, si assistette ad un repentino mutamento di influenze: lo Zio Sam lasciò il Nord Atlantico per dedicarsi al più florido mercato del Sud Pacifico, lasciando spazio alla confederazione Russo-cinese, nata dai legami sempre più forti causati dal progressivo ingresso della Cina nelle strutture dell’infosfera russa. 

Il catalizzatore fu lo scoppio di un conflitto annunciato nel Pacifico tra gli Stati Uniti e la Repubblica popolare di Pechino. Lo scontro tra i due giganti fu risolto mediante un accordo, siglato grazie alla mediazione indiana. 

Mentre i due colossi mondiali si scontravano, il Nuovo Rinascimento suonava la sveglia all’Europa. Si rinnovarono le fondamenta della cultura europea: Stato di diritto, rispetto della persona, istruzione, ma soprattutto venne riscoperto lo stupor Mundi. Fu proprio la figura del grande sovrano che incuriosì i popoli europei che stavano per rinnovare il loro atavico spirito conflittuale. 

Questa storia sembra una favola a lieto fine, ma non è stato così: purtroppo l’Europa degli anni venti e trenta ha rivisto uni scontro interno, che non si vedeva dagli anno 40 del novecento.

I paesi dell’est e del sud Europa reclamarono più dignità ed uno spostamento dell’asse europeo verso il Mediterraneo, mare per antonomasia del continente.

I TEMI IN BREVE 
I temi trattati  hanno alla base alcuni aspetti che la nuova commissione europea, presieduta dalla tedesca Ursula von der Leyen, dovrà affrontare. Il primo tra tutti è la necessità di costituire un’entità forte con un’unica voce all’interno della comunità internazionale, sempre più in cerca di una nuova configurazione. Il mercato unico europeo è un gigante dai piedi d’argilla se non supportato dall’integrazione  politica in grado di affermare i principi di base , che sono frutto della storia recente del continente. Vi sono delle questioni fondamentali che dovrebbero essere trattate per rilanciare il processo di unificazione: il debito sovrano, le decisioni all’unanimità; politica estera unica, con la necessità di avere un solo seggio nel consiglio di sicurezza ONU, difesa comune europea con uno Stato Maggiore continentale, stile Pentagono; i rapporti con la Gran Bretagna e le forze centrifughe dei movimenti autonomisti; infine il ruolo dell’infosfera europea.

Emanuele Di Muro. Si diletta a correre maratone attraverso i sentieri della storia.Il suo anno di nascita ha irrimediabilmente condizionato la sua propensione a elaborare strampalate previsioni geopolitiche.#Runninginhistory

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