Qomplotto!

Nato su forum oscuri, ispirato alle tecniche di guerriglia informativa di un collettivo attivo in Italia (e in Europa) negli anni ’90, presto diventato qualcosa di completamente diverso e potenzialmente pericoloso. Nel giro di pochi anni QAnon è passato dall’essere un gioco di Realtà Aumentata all’esprimere candidati per il Senato statunitense, ispirando attacchi terroristici e fanatismi. Un breve compendio per conoscere il fenomeno e non derubricarlo come una semplice teoria del complotto.

La sacrilega alleanza tra gli empi governanti e i falsi profeti appronta le sue schiere, l’incalzare di grandi eventi sprona gli eletti a tener salda la fede e a prepararsi a difenderla con ogni mezzo.

Con queste parole un misterioso consigliere che si fa chiamare Qoelet si rivolge a Thomas Müntzer, il Coniatore, in una lettera datata 1523. Siamo nella prima parte di Q, il celebre romanzo storico del Luther Blisset Project che mette in scena le rivolte popolari nell’Europa del ‘500, infiammata dalla riforma protestante. Müntzer sta radunando un piccolo esercito di poveri e disperati, che è cresciuto intorno alle sue predicazioni: professano una forma prodromica di socialismo, guidata dall’esempio di Gesù Cristo con gli Apostoli e basata su un unico precetto: Omnia Sunt Communia, tutto è di tutti. Vogliono costruire il Regno di Dio in terra e si preparano a farlo con le armi in pugno. Quello che il Coniatore non sa, e che lo porterà a cadere in trappola durante la battaglia di Frankenhausen, è che Qoelet è in realtà una spia, un sabotatore al servizio del Cardinale Carafa, che da Roma muove i fili della Controriforma. Q continuerà a servire la sua causa per quasi 40 anni, abbattendo qualsiasi tentativo di ribellione all’ordine costituito nell’Europa settentrionale, producendo controinformazione e cucendo trappole addosso ai nemici del Papato.

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Omnia Sunt Communia. La battaglia di Frankenhausen nel dipinto “Bauernkriegspanorama di Werner Tübke, 1976-1987, Frankenhausen.

2017. Sul forum 4chan, famoso per essere diventato negli anni roccaforte dell’alt-right, un utente misterioso comincia a rivelare con messaggi più o meno criptici alcune informazioni che definisce riservatissime. Si fa chiamare Q, come l’avversario del romanzo eponimo, ma a differenza sua afferma di schierarsi dalla parte giusta della Storia. In questo caso, afferma, la Q è un riferimento a Q Clearance, un livello di autorizzazione elevatissimo all’interno del sistema informativo statunitense. I messaggi di Q inizialmente sono solo allusioni sfocate, poco più che riferimenti criptici interpretabili liberamente. È a partire da queste tracce che un gruppo di attivisti di destra attivi sul forum costruiscono QAnon e lo portano ad essere un fenomeno di massa, prima negli USA e poi nel resto del mondo.

In una serie di articoli apparsi su Internazionale uno dei membri del collettivo Wu Ming (nuova incarnazione di Luther Blisset) ha ricostruito in maniera esauriente le origini di QAnon e le sue dottrine, partendo proprio dal citazionismo di Q nei confronti del romanzo, e in generale alle pratiche di controinformazione in uso negli ambienti frequentati dagli autori, per arrivare alla dimensione settaria delle rivelazioni destinate a smascherare empi e falsi profeti.

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Membro di QAnon ad una manifestazione pro-Trump, 2019. (Fonte Google)

Ecco quindi un breve riepilogo della storia: Q, il misterioso whistleblower, sarebbe un altissimo funzionario militare americano che avrebbe deciso di rivelare al mondo una cospirazione contro la libertà da parte di Cabal, una loggia di pedofili satanisti che controllerebbe segretamente i governi di tutto il pianeta. In particolare, negli Stati Uniti Cabal avrebbe preso il potere dopo l’assassinio di JFK, impossessandosi di tutte le strutture governative (ad esclusione dell’esercito) ed instaurando un regime sotterraneo per perpetrare liberamente i propri crimini, influenzando l’opinione pubblica a loro favore. Tutti i presidenti degli USA degli ultimi 50 anni, ad esclusione di Donald Trump, sarebbero stati membri del complotto, così come i movimenti di controcultura e di protesta, dalle vecchie Black Panthers, passando per Occupy fino alla galassia degli attuali movimenti come Black Lives Matters o Extinction Rebellion, sarebbero in qualche modo orchestrati da Cabal per pilotare l’opinione pubblica.  

Cabal è duramente contrastata da Trump che, chiamato dal Pentagono, si è candidato nel 2016 per combattere dall’interno la misteriosa organizzazione. Secondo il Qanone, l’amministrazione Trump si sarebbe dovuta concludere con una gigantesca operazione militare, conosciuta col nome in codice di The Storm; la tempesta avrebbe dovuto (dovrà?) spazzare via Cabal con tutte le sue nefandezze, con la costituzione di un governo militare capeggiato da Trump, eletto a profeta del Grande Risveglio del popolo americano.

Vista in questo modo, QAnon sembra essere a tutti gli effetti una teoria cospirativa, delle quali condivide le caratteristiche di base: c’è un Nemico potente che porta avanti una trama oscura dai toni eversivi, una comunità di iniziati investiti della responsabilità della Rivelazione, e un Eroe che lotta per liberare il popolo dal male.

Se in origine si poteva pensare quindi ad un semplice omaggio nei confronti di un libro, una sorta di provocazione forse nata in maniera innocente, diversi osservatori hanno notato come QAnon sia cresciuto rapidissimamente per prendere le sembianze di un grande gioco di ruolo, nello specifico un ARG (Alternate Reality Game): si tratta di giochi collettivi che sfruttano gli strumenti della rete per sviluppare una storia, che acquista consistenza e profondità da tutti i contenuti crossmediali che vengono usati dai partecipanti per aggiungere dettagli alla narrazione. C’è un mercato particolarmente florido per questo genere di giochi, che vengono spesso usati a scopo promozionale per il lancio di film o eventi televisivi.

La differenza fondamentale, in questo caso, è che di gioco non si può davvero più parlare: QAnon si è sviluppato come un aggregatore di teorie del complotto, acquistando via via l’aura di setta iniziatica fino a diventare il principale strumento di propaganda della alt-right americana, con la connivenza di Trump e del suo entourage.

Marjorie Taylor Greene; senatrice americana neo-eletta, mebro di QAnon, amante dei fucili. (Fonte Google)

Il livello di degenerazione è tale che, ormai, QAnon è assimilabile ad una vera e propria escatologia che, tramite la sua promessa di un futuro di pace e libertà, si è introdotta in interi nuclei famigliari, ha espresso candidati al Senato americano alle elezioni dello scorso novembre, provocato diversi casi di violenza e omicidio da parte di suoi adepti, convinti tra le altre cose che una nota pizzeria di Washington D.C. nasconda nelle sue segrete locali destinati all’abuso minorile da parte dell’establishment.

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Il Comet Ping Pong di Wahington D.C., locale al centro del cosiddetto Pizzagate da cui ha preso le mosse QAnon. (Fonte Google)

Degenerazione che non si ferma qui, se consideriamo che QAnon ha ormai permeato anche gli ambienti identitari e sovranisti di tutta Europa: in Italia questo ha significato soprattutto il coinvolgimento di esponenti dei partiti populisti, M5S in testa; partiti che nella loro storia hanno sempre pescato a piene mani dal cospirazionismo trasformandolo in materiale di propaganda. E a questo proposito, non stupisce che sia stato il tema dell’abuso sui minori il volano per la crescita esponenziale di QAnon, in un modo che ricorda molto da vicino il caso Bibbiano: esploso in Italia nel 2019, ha visto i partiti populisti impegnati in una campagna mediatica violentissima contro il PD, dipinto come responsabile di una compravendita di bambini. Il tema della violenza rituale sui minori è evidentemente in grado di scardinare le difese psichiche di un enorme numero di persone, normalmente meno disposte ad una sospensione dell’incredulità se riguarda temi meno scabrosi. 

Sembra passata una vita, vero? (Fonte Google)

Nel resto d’Europa, il paese che è stato maggiormente investito dalle rivelazioni di Q è la Germania, dove durante l’estate del 2020 si sono visti diversi cartelli, magliette, striscioni esplicitamente influenzati da QAnon durante le manifestazioni di protesta nei confronti dei lockdown per contastare l’epidemia di Covid-19; ma già a febbraio, durante la strage di Hanau, si erano identificati segnali di aderenza a QAnon da parte del killer.

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Mr. Q goes to Berlin, 2020.

Chi ha letto Q  sa già che nella seconda parte del romanzo viene narrata la disfatta del Regno anabattista di Münster; il predicatore pazzo Jan Matthys, fomentato nei suoi deliri dalle missive di Q, ha annunciato la nuova venuta del Cristo per il giorno di Pasqua del 1534, trasformando la città tedesca in una teocrazia, destinata a implodere su sé stessa quando, la fatidica domenica, non accade nulla. Lui stesso viene ucciso in battaglia dalle forze imperiali che circondano la città da giorni, il popolo, tradito dalle sue promesse, si sbanda, e la città cade pagando un prezzo di sangue altissimo.

Ormai un mese dopo le elezioni presidenziali degli USA, dalle quali Trump è uscito sconfitto, non c’è stata traccia di azioni di forza che ricordassero nemmeno lontanamente la Tempesta professata da Q. Si è aperta una nuova fase di vita per QAnon, che decreterà il futuro del movimento: le voci di brogli messe in giro già durante la conta dei voti sono state usate ovviamente per suffragare le tesi di Q circa una regia occulta che cerca di arginare Donald Trump e la sua missione; sarà questo il punto da cui la narrazione di Q riprenderà. Alla lunga, tuttavia, il movimento potrebbe cominciare a perdere consistenza, e a disgregarsi, con conseguenze imprevedibili e potenzialmente pericolose, partendo dalla delusione dei fedeli per la mancata realizzazione delle promesse escatologiche di Q; anche questa sarebbe una curiosa analogia con il romanzo da cui prende il nome.    

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