162 anni del calcio che (non) conta
In un’epoca nella quale sono spesso le cifre social a determinare il successo, 20mila follower e nemmeno una spunta blu sarebbero un modo impietoso di raccontare gli sforzi di chi da anni si batte per riportare il calcio a casa propria. George Orwell visitò Sheffield per pochi giorni nel 1936, al
Tra il Boca e la Copa c’è sempre di mezzo Gallardo
Mettiamo subito le cose in chiaro: chi scrive è di parte. Mi sono innamorato del Club Atlético Boca Juniors prima che delle donne: avevo 9 anni e galeotta fu una replica mattutina della Coppa Intercontinentale. Martín Palermo mi sembrò incarnare perfettamente il fenotipo dell’eroe. Nome, p
Basketball? Baloncesto, por favor!
Non c’è nulla da fare: sembra che la storia dei mondiali di basket si diverta a sovvertire il proverbiale pronostico del “non c’è due senza tre”. In 18 edizioni a nessuna nazionale è mai riuscito il cosiddetto threepeat, l’impresa di salire per tre volte consecutive sul tetto del m
Apologia di Marco Giampaolo
“Chi voglia varcare senza inconvenienti una porta aperta deve tener presente che gli stipiti sono duri.” (Robert Musil, “L’uomo senza qualità”) “L’uomo senza qualità”, colossale romanzo dello scrittore austriaco Robert Musil composto tra il 1930 e il 1943 e lasciato incompiuto per
Buon compleanno Serie A!
Abbiamo dovuto aspettare tempi piuttosto recenti per sentire qualcuno ammettere che, almeno in Italia, «il calcio è la cosa più importante tra le cose meno importanti». Così dicendo, Arrigo Sacchi non faceva altro che sottolineare una verità emersa da quasi un secolo, durante il quale il campi
Dal basket al ciclismo: gli sloveni fanno sul serio
La storia dello sport ci ha ormai abituato a casi di Paesi capaci di sopperire a obiettive condizioni di svantaggio demografico con un mix di grandi campioni e ottime scuole. Basti pensare all’Uruguay del fútbol o alla Lituania del basket, in grado di competere con veri e propri colossi dello
Quelle che bruciano
Dove approdano sono, con varie sfumature, “migranti”, “profughi”, “extracomunitari”. Nei posti da cui partono sono invece harragas, quelli che bruciano. Nel fuoco, infatti, è marchiato il cambiamento del mondo mediorientale. «Bruciate le barche, non si torna più indietro!». Il primo
Così i migranti hanno fatto la fortuna del calcio australiano
«New football, old soccer». Con queste parole pronunciate nel silenzio di un teatro di Sydney nel novembre 2004, Frank Lowy invitava tutti gli appassionati di calcio australiani a guardare avanti, verso la neonata A-League, e calare un grande sipario su tutto ciò che l’aveva preceduta. Elenc
Daniil Medvedev ha reinventato il bad boy
«Non ho veramente idea del perché tutti i miei demoni vengano fuori quando gioco a tennis, accadeva specialmente a livello junior». Con la sua prima finale Slam appena conquistata, Daniil Medvedev sente di dover condividere questa riflessione. A soli 23 anni, il tennista russo vive perlomeno la s