Unione minacciata
a cura di Alessandro Albanese Ginammi Per analizzare la politica estera e di difesa comune attuale, dobbiamo partire dal trattato di Maastricht, quando nel 1992 è stata istituita la politica estera come un pilastro dell’Unione. Di fatto, occorre analizzare come da trent’anni a questa parte ci s
Gelsomini che non vogliono diventare crisantemi
Protesa verso la zolla continentale europea, la Tunisia è un piccolo ma importante attore del Mediterraneo. Le relazioni con l’Italia sono antiche, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo una numerosa comunità italiana risiedeva nella capitale e ancora oggi è forte l’impegno italiano
Israele tra crisi e normalizzazione
Da diverse settimane le principali città dello stato di Israele sono attraversate da manifestazioni di protesta che hanno come bersaglio principale la figura di Benjamin Netanyahu, il premier più longevo nella giovane storia del paese. I motivi della protesta sono in primo luogo riconducibili alla
Scacchi cinesi
La Cina oggi è un paese che sta progredendo verso una crescita mai sperimentata prima. Nello scacchiere internazionale è da considerare la prima rivale degli Stati Uniti per la ricerca della supremazia a livello globale. L’ampio ventaglio di risorse in tutti i settori nazionali hanno messo a dur
La Rivoluzione Ungherese, tra Budapest e Melbourne
FACEBOOK «Sentivamo che avremmo giocato per l'intero nostro Popolo, gli ungheresi emigrati in Australia nutrivano una profonda ostilità verso i sovietici per tutto ciò che avevano fatto al nostro paese a partire dal 1945 e l'atmosfera era effettivamente surriscaldata.» [Ervin Zàdor] #Olimpiadi
In mezzo ai Cedri
La missione italiana in Libano del 1982 va inserita nella politica Mediterranea, perseguita dall’Italia con una certa coerenza dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dopo la crisi di Suez e il conseguente incremento dell’influenza sovietica sui paesi arabi finalizzata ad aggirare a sud la NATO, il Med
La guerra civile libanese
Quindici anni di guerra misero fine ad un tentativo di collaborazione e coesistenza nell'unico paese arabo con una identità non musulmana. Le conseguenze di quel periodo sono tutt'ora sulle spalle dei libanesi.
100 anni dalla “Pace” di Sevrés
Nelle pagine di gran parte dei quotidiani nazionali si torna a titolare “Mamma Li turchi”, come è possibile? Cento anni fa la fine della Prima Guerra Mondiale sembrava aver definitivamente avviato il mondo turco nell’alveo del mondo occidentale. Quel 10 agosto 1920 segnò ind
Casalinghe a chi?
«È stato un boomerang per Lukashenko». Non ha dubbi Antonella Scott, vice responsabile della sezione Esteri e inviata in Russia del Sole 24 Ore. «Gli attacchi hanno finito per compattare l’opposizione che già era molto meno divisa del solito». Quelle che giungeranno al culmine oggi
Anfibi sul campo, le missioni militari italiane all’estero
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la gius