Memory

Oggi nasce Memory, la nostra nuova categoria che abbraccia le quattro già esistenti.
Sì, perché la storia, per The Pitch, è sempre contemporanea e va affrontata come tale. Descrivere i processi e le vicende passate, di conseguenza, non sarà un puro esercizio di memorialistica o di nozioni: sarà, piuttosto, la base attraverso cui, nelle varie categorie, si analizzeranno questioni e problemi; lo stile di The Pitch è la comprensione del presente. 

La nuova categoria avrà delle sezioni, tutte rivolte all’analisi degli aspetti cruciali della società. La prima sarà dedicata al debunking storico, all’individuazione e smentita di fake news di argomento storico.

La circolazione di fake news è un fenomeno culturale meno recente si quanto si immagini. Nel 1936, a proposito della guerra di Spagna, George Orwell scriveva: «Per la prima volta, ho visto articoli di giornale che non presentavano alcuna relazione con i fatti, nemmeno quella minima relazione implicita in una normale menzogna […]. Il concetto stesso di verità oggettiva sta svanendo dal mondo». Il potere delle fake news trascende la fattualità; lavora con l’immaginario e pertanto la smentita non è quasi mai sufficiente a demolirne la capacità persuasiva. Le fake news o i motti di propaganda si articolano spesso in slogan, affermazioni assolute non falsificabili. Diventa fondamentale ricostruire il contesto in cui quel tipo di comunicazione attecchisce, su quali elementi dell’immaginario fa leva e cosa lo rende efficace. Vogliamo cercare di raccontare la storia di un’idea, di un motto, di una credenza e di calarla nel contesto storico, analizzando la volontà politica che l’ha generata, le contingenze che hanno fatto in modo che attecchisse in quella forma e che fosse ritenuta credibile.

La seconda categoria sarà, invece, dedicata all’evoluzione delle dittature e dei falsi miti. Si chiamerà Quando c’era Lui e proporrà un percorso sulla figura dell’uomo forte e sulla sua forza attrattiva verso le masse. Si comincerà analizzando le credenze degli italiani riguardo al Fascismo e se ne individuerà il substrato antropologico che le ha sostenute fino ad oggi, senza disdegnare un serio lavoro storiografico su fonti di archivio. Una volta analizzato il fenomeno italiano, la lente si rivolgerà alle varie dittature moderne, quelle che continuano a condizionare i paesi in cui si sono sviluppate e il continente europeo. Si partirà dal caso dei regimi socialisti dell’est Europa passando per le vicende delle Penisole Iberica e Balcanica. A completare le relazioni tra uomo forte e mondo contemporaneo sarà una carrellata sulle dittature sudamericane e nei paesi ex sovietici dell’area Euroasiatica: un obiettivo ambizioso, volto a dare maggior strumenti di comprensione del mondo in cui viviamo. Dalla categoria politica della dittatura all’idolatrare il corpo del leader il passo è breve; continueranno, perciò, le avvincenti storie dei corpi senza vita che parlano ancora nella sezione La spoglia Memore.  

Di nuovo, il corpo è al centro di un’altra linea di approfondimento, che vuole raccontare la costruzione della corporeità della donna nelle intersezioni tra biologia, politica e cultura.

La dialettica politica ha l’Europa tra i tanti motivi di attrito: Memory vi accompagnerà nel tempo Quando non c’era l’Europa, facendo emergere le peculiarità delle dinamiche degli abitanti del continente che hanno caratterizzato i rapporti tra stati e società dalla caduta dell’Impero Romano fino alla crisi europea del 2020. 

Per comprendere gli altri, occorre comprendere se stessi. È con questo spirito che sarà introdotta Italiani brava gente: storia culturale e sociale dell’Italia dal secondo Dopoguerra a oggi. Uno sguardo nel profondo della nostra società per tracciare alcune direttrici culturali che costruiscono la nostra storia recente.

Conclude la panoramica sulla società la rubrica Armi e bagagli: il rapporto tra l’evoluzione del mondo scientifico attraverso il mondo militare. 

Benvenuti a bordo della macchina del tempo.  

© Federico Bressani

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