Un click e via? Per chi ha una patologia non funziona così

Le procedure di acquisto di un tagliando di viaggio si complicano quando l’utente fruitore di un servizio è una persona disabile. Certo, perché mentre per chiunque basta un click per acquistare un biglietto e mettersi in viaggio senza problemi, la realtà è diversa quando a dover partire è una persona con ridotta mobilità.

Con l’avvicinarsi della bella stagione, il pensiero di ciascuno di noi corre in posti lontani dalla routine quotidiana e si comincia a fare progetti per le vacanze estive ormai alle porte. Tuttavia, l’organizzazione di un viaggio può riguardare anche più banalmente la voglia di far ritorno alla propria città di origine per trascorrere qualche giorno insieme alle persone care. Sono una persona in carrozzina e vi assicuro che, che si tratti di una vacanza o di un viaggio di piacere, non sono mai poche le difficoltà da affrontare.

Le insidie che possono esserci quando un disabile decide di uscire dalla propria “comfort zone” sono numerose. Mi è capitato di recente di rivolgermi a varie agenzie, diverse da quella a cui faccio abitualmente riferimento, per testarne la competenza del servizio riguardo alla conoscenza delle procedure da mettere in atto per consentire ad una persona con ridotta mobilità di poter viaggiare in sicurezza, ma nessuna tra quelle interpellate ha voluto prendere in carico la mia richiesta.

Mi sono sentita dire che l’assistenza di una persona con difficoltà motorie come me deve essere necessariamente prenotata dall’interessato contattando la sala blu di Trenitalia o il call center aeroportuale, qualora si voglia partire in aereo. Una prassi che conosco molto bene, vista la mia passione per i viaggi, e quando mi è stato detto che avrei dovuto essere io stessa a richiedere l’assistenza ho fatto presente all’operatore turistico che quella che mi stava prospettando era soltanto una delle due opzioni previste in questi casi.

Un’alternativa che peraltro non tutti riescono a mettere in pratica facilmente, basti pensare a chi soffre di deficit sensoriali, quali sordomuti e non vedenti, per i quali anche fare una semplice telefonata costituisce un ostacolo difficile da superare. Una prerogativa che viene meno qualora si scelga di rivolgersi ad un’agenzia. Nel qual caso spetta a quest’ultima, a cui il viaggiatore ha comunque il dovere di fornire tutte le informazioni necessarie inerenti alle proprie esigenze, occuparsi, oltre che della biglietteria, della prenotazione dell’assistenza.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Partiamo dal prendere in considerazione il Regolamento europeo del 5 luglio 2006, che disciplina sia l’assistenza a terra che quella di volo, apprestando una serie di tutele dirette a garantire la corretta fruibilità del servizio tramite il PMR, personale per mobilità ridotta, addetto al trasporto a bordo non solo di disabili o di persone con scarsa autonomia, ma anche di anziani, di minori e di donne in gravidanza, prevedendo altresì il dovere della persona disabile di informare la compagnia aerea, l’agenzia o il tour operator, delle proprie condizioni di inabilità, per poi far richiesta della prenotazione del volo almeno 48 ore prima della partenza. A questo punto, non resta che presentarsi due ore prima del decollo in “sala amica”, luogo di chiamata dove gli operatori di servizio verranno a prendere i passeggeri per accompagnarli al gate e successivamente sul mezzo che li porterà direttamente a bordo dell’aeromobile. La norma fondamentale da cui discendono le altre misure a tutela dei viaggiatori con disabilità è il “divieto, per i vettori aerei, i loro agenti e per gli operatori turistici, di rifiutare una prenotazione per un volo in partenza o in arrivo in un aeroporto in cui si applica il Regolamento europeo”. Un servizio, quello che l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) assicura a tutti coloro abbiano particolari necessità, totalmente gratuito.

SPOSTARSI IN TRENO

Il servizio di assistenza, se si vuole utilizzare il treno, si avvale delle medesime misure valide per il trasporto aereo, con la sola differenza che la suddetta prestazione viene gestita dalla rete ferroviaria. Recandosi personalmente, telefonando al numero verde dedicato o rivolgendosi al proprio tour operator di fiducia, è possibile richiedere l’accoglienza in stazione, l’accompagnamento a bordo del treno e la messa a disposizione di un carrello elevatore.

MISURE SANZIONATORIE

La ratio che sottintende la normativa sopra menzionata è quella della non discriminazione delle persone con disabilità o con ridotta mobilità, a garanzia della piena applicazione del diritto alla libera circolazione ed alla libertà di scelta dei viaggiatori. Qualora i suddetti principi vengano violati, il Decreto legislativo 24/2009 stabilisce una disciplina sanzionatoria rivolta a coloro che rifiutino arbitrariamente di procedere alla prenotazione di volo o all’imbarco dei predetti soggetti. Sono previste sanzioni pecuniarie sino a centoventimila euro nei casi più gravi. Pene comminate dall’Enac, a seguito delle opportune verifiche delle violazioni commesse.

OSSERVAZIONI FINALI

Non è purtroppo un luogo comune che sono sempre i più indifesi a pagare le spese di chi velatamente, ma neanche tanto, cerchi di farti credere che quella che è una semplice prerogativa, sia invece un obbligo tassativo.

Le motivazioni per cui un tour operator può rifiutare di prenotare un servizio indispensabile per una persona fragile che vuol intraprendere un viaggio possono essere le più varie. Tra queste può esserci anche il non aver voglia di svolgere un lavoro, considerato extra, come potrebbe essere, ad esempio, il dover spendere qualche minuto in più al telefono rispetto al solito, con i call center dedicati all’assistenza di un passeggero disabile. Una “seccatura” per gli addetti del settore fare ciò che, qualora si trattasse di una normale prenotazione, non avrebbe ragione di esistere.

Ci troviamo ancora una volta davanti ad una “società veloce” ed alla negligenza di chi preferisce non perdere tempo in questioni considerate marginali, delegando, spesso e volentieri, le incombenze che comporterebbero ulteriore fatica ad altri, pur essendo procedure di loro competenza. Mi domando che senso abbia nel terzo millennio che una persona fragile non possa cliccare semplicemente sulla tastiera del suo pc o del suo smartphone ed effettuare in autonomia la prenotazione per un viaggio, anche estemporaneo, bypassando step superflui che rendono ostica anche quella che dovrebbe essere una cosa piacevole come la programmazione di una vacanza.

Fonti: https://www.fog.it/legislaz/ce-06-1107.htm#:~:text=Il%20presente%20regolamento%20stabilisce%20una,che%20per%20garantire%20loro%20assistenza https://web.camera.it/parlam/leggi/deleghe/te

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