Il dibattito Letta-Meloni

Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo del dibattito tra Enrico Letta e Giorgia Meloni.

Martedì 13 settembre i due leader si sono confrontati, nello studio del Corriere della Sera, per un’ora e mezza. Il dibattito ha avuto toni pacati con critiche occasionali ma non aspre. Non ci sono stati attacchi personali o politici forti. Meloni non ne aveva bisogno, visto il notevole vantaggio del suo partito. Letta, invece, ha sottolineato durante la trasmissione di non voler alzare i toni. Il dibattito è diventato più acceso quando al centro c’erano le adozioni per persone sigle o coppie formate da persone dello stesso genere.

Il confronto resta significativo in quanto il PD e Fratelli d’Italia sono i principali partiti in corsa per le elezioni politiche del 25 settembre. In Italia i confronti televisivi prima del voto sono rari. L’occasione precedente è stata nel 2006, con addirittura due dibattiti tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi gestiti da Bruno Vespa.

Come ne ha parlato la stampa italiana?

Partiamo dal Corriere della Sera, i cui studi hanno ospitato il confronto. Oltre a riproporre alcuni spezzoni del dibattito sia nella sezione video sia sul proprio canale YouTube, la testata decide di concentrarsi sul “Contro-dibattito 2+1”. Si tratta della diretta social in cui Carlo Calenda, leader di Azione, ha mandato in onda il confronto tra Letta e Meloni, inserendosi dopo ogni domanda per dare la sua risposta. Il leader politico si era lamentato infatti nei giorni precedenti per il mancato invito all’evento del Corriere.

Lo scontro televisivo è stato giudicato troppo conciliante, “un dibattito fra Sandra e Raimondo”. Sono state rimarcate le variegate posizioni del Terzo polo con il tentativo di ritagliarsi uno spazio nella scena politica e nella percezione dell’elettorato tale a quella di Letta e Meloni.

Rai News si concentra sui toni pacati del confronto: “Tra Giorgia Meloni e Enrico Letta molte distanze ma il confronto è senza acuti”. Il dibattito è stato talmente poco vivace che, secondo la testata, “l’impressione è che difficilmente possa influenzare significativamente le decisioni degli elettori”. Oltre a fare un resoconto dei temi toccati, si analizzano le scelte estetiche dei leader: “Anche look entrambi i contendenti fanno scelte sobrie: capelli raccolti a coda di cavallo, camicia verde acqua e orecchini a forma di fiore abbinati per lei, completo blu e cravatta in tinta per lui”.

Sulla stessa scia si situa l’articolo di Euronews: “Nessun colpo di scena nel confronto tra Letta e Meloni”. In questo caso ci si sofferma maggiormente sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e sulle divergenze politiche relative al suo impiego. Nonostante dal resoconto emerga come i punti di contatto tra i due leader siano minimi, l’obiettivo è mostrare la scarsa vivacità delle divergenze.

Adotta una strategia comunicativa diversa Domani, che intitola il suo articolo: “Perché Enrico Letta ha perso il confronto tv con Giorgia Meloni”. La tesi di fondo dell’editoriale è che il leader del PD “ha impostato tutto il dibattito, così come le ultime settimane, per combattere una Giorgia Meloni immaginaria, non quella che aveva davanti, cioè quella degli eccessi del passato, della fiamma tricolore, delle urla in piazza, non la versione istituzionale di oggi”.

È chiaro che la strategia politica della leader di Fratelli d’Italia si sia modificata nel corso del tempo. In particolare durante questa campagna elettorale ha puntato molto sul ridurre gli eccessi e i discorsi accalorati, per coinvolgere una fascia d’elettorato più moderata. Secondo la testata, Letta ha fallito nel non vedere le trasformazioni di Meloni.

Leggo, scrivo e ne parlo. Sono una giornalista, un'insegnante. Mi occupo di diritti e conduco il podcast Cristianə a chi?

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