True Data: 7 italiani su 10 non voterebbero la lista Draghi e Meloni avanza
Addio Draghi, non sembra un arrivederci. Dopo 525 giorni il governo dell’ex direttore della Bce è caduto, sotto i colpi del ritorno di fiamma dei partiti. Con lui se ne va la legislatura e il paese torna alle urne, per la prima volta nella storia in autunno. Nelle sue comunicazioni al Senato di due giorni fa, Draghi aveva chiesto ai partiti di continuare insieme l’azione di governo “perché ce lo chiedono gli italiani”.
Ma ora che Mattarella ha sciolto le Camere e indetto le elezioni il 25 settembre, i partiti iniziano a schierarsi con programmi e alleanze. In questa settimana di sconvolgimenti, True Data ha sondato le opinioni degli italiani sul premier dimissionario e sugli scenari futuri della politica nel paese.
Sette italiani su dieci non voterebbero la lista Draghi
Il sondaggio settimanale di Termometro Politico realizzato tra il 19 e il 21 luglio con True Data sembra spegnere gli entusiasmi verso Mario Draghi.
Il 54,6% degli intervistati, infatti, ritiene che il ruolo di Draghi come premier si fosse ormai esaurito; di questi il 13,1% adduce la sua fine agli ostacoli posti dalla politica; mentre il 41,5% mette sotto accusa lo stesso premier che “stava governando male” e quindi “è giusto che se ne vada”.
Il 31,2% voleva che proseguisse visto che “stava facendo un buon lavoro”. E così anche un ulteriore 12,5% nonostante la poca fiducia nutrita nei suoi confronti.
Ironia della sorte l’addio di Draghi coincide con una crescita della fiducia nei suoi confronti (42,7%); seppur rimane maggioranza chi non lo gradisce (56,9%).
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