Il Giubileo di Elisabetta II: lo sguardo sul futuro

E’ la sovrana più longeva della storia britannica, eppure sembra che il 70ennio di regno non l’abbia scalfita neanche un po’. Tra anni duri, celebrazioni e un susseguirsi di Primi Ministri, Elisabetta II è oggi tra i reali più amati nel mondo. Forse merito anche di un’umanità dimostrata pubblicamente specialmente negli ultimi anni, che l’ha avvicinata ai suoi sudditi più delle tragedie personali. Scendiamo a fondo nel futuro che si prospetta di fronte a questa impassibile regnante, in occasione del suo Giubileo di Platino.

Un mese fa, le celebrazioni per il 70 anniversario di Regno di Queen Elizabeth. Una Regina stanca, che in più occasioni durante le celebrazioni si è ritirata lasciando ad altri l’onere di presenziare, ma godendosi tutto da lontano.

Già saluta il popolo Elisabetta II, un popolo che non se la sente proprio di lasciarla andare, scaldato da anni di lodevole servizio della sovrana e intimorito dagli umori scostanti della sua progenie. Ogni sua apparizione, negli ultimi tempi saltuaria a causa di alcuni lievi problemi di salute, assicura folle adoranti e inni cantati a squarciagola.

Una probabile apertura

Il Regno di Elisabetta II non è mai stato particolarmente innovativo. Fortemente legata alla tradizione, Elisabetta non ha mai voluto schierarsi in maniera significativa o uscire dal sicuro sentiero portato avanti dai suoi avi.

Negli ultimi anni però, abbiamo potuto assistere ad un sostanziale cambio di rotta su molti aspetti che interessano la socialità e il trattamento di uno status di Reale ormai non più sostenibile.

Di questi giorni è la scelta di rivedere ulteriormente le spese della Firm, la famiglia reale, ad esempio. Con il piano decennale che coinvolge il restauro di Buckingham Palace e tre anni di pandemia che non hanno permesso di mantenere gli introiti provenienti dalle visite ai Palazzi Reali, la situazione finanziaria della Regina non è florida.

Il riciclo del guardaroba quindi, il rifiuto di acquistare una nuova auto (quella che guida attualmente è del 2001) e la richiesta ai familiari di limitare le spese non strettamente necessarie. Kate e William si stanno trasferendo in una casa più piccola, e la prima è una maestra del “già visto” per quel che riguarda gli outfit. Più difficile è la questione quando si tratta di un impigrito Carlo e della sua consorte Camilla. Ma Elisabetta non demorde e continua a dare l’esempio.

futuro re

Ed è proprio la questione che riguarda la successione quella che preoccupa di più quando si parla della dinastia Reale inglese. Elisabetta II non sembra avere intenzione di abdicare e sono molti quelli che pensano che non sarà Carlo il futuro designato. Disegnato come pigro, debole e ottuso, Carlo non ha mai goduto del favore dell’opinione pubblica. Merito anche di quella mal celata relazione con Camilla Shand, durata una vita. Il rapporto è sopravvissuto al matrimonio di Carlo con l’indimenticata Diana e alla morte della Principessa, al leak delle loro telefonate piccanti. E, in un grande sforzo da parte di Elisabetta II, è arrivato al coronamento con un matrimonio discreto, in mezza età che l’opinione pubblica, intenerita da tanta tenacia, ha finito con l’accettare.

Carlo è un nobiluomo di campagna. Si occupa di giardini, come faceva suo padre Filippo, presenzia e gareggia a gare di rose e taglio delle siepi, avvolto nella sua giacca Barbour verde bosco, il suo bastone dalla testa in argento e il possente anello d’oro al mignolo. Ma non pare avere la stoffa per fare il Re. Molti ricordano gli esaurimenti, le urla e i musi lunghi del periodo in cui Diana veniva acclamata dalle folle. Aveva preso ad odiarla e si rifugiava sempre più spesso nelle braccia della meno minacciosa, meno charmante, ma più materna Camilla.

Un dato di fatto è che Elisabetta II si sta facendo accompagnare sempre più spesso dal primogenito negli eventi ufficiali, anche molto importanti e anzi, si fa sostituire da lui la maggior parte delle volte. Cosa succederà lo sa solo la Regina che forse, in questi ultimi anni, ha preso a riconsiderare il figlio come un’ottima opzione per la successione.

Il principe Andrea

Questo perché la più grande delusione gli è arrivata proprio dal figlio prediletto, l’ultimo nato, Andrea.

Il principe, ex marito della focosa Sarah Ferguson, con cui comunque vive ancora, è balzato agli onori della cronaca nel 2015 quando per la prima volta fu associato alla figura di Jeffrey Epstein, magnate americano predatore sessuale di minorenni. La maggior parte degli eventi in questione avvenivano nell’isola privata di Epstein, Little St. James, nelle isole Vergini e andarono avanti per anni.

Ma fu la fidanzata di Andrea, Ghislaine Maxwell, oggi condannata a 20 anni, a presentare ad Andrea Virginia Giuffre, allora solo diciassettenne. La foto scattata a casa della Maxwell a Londra, divenuta virale nel 2019, inchioda il principe e lo ritrae mentre abbraccia una sorridente Virginia.

Quello stesso anno Esptein finisce in carcere per gli abusi e il traffico di minorenni e pochi giorni dopo la conferma della condanna, si uccide. Il nome di Andrea è ormai nel fango. Ecco perché decide di rilasciare un’intervista alla giornalista Emily Maitlis in cui tenta disperatamente di schiodare la sua figura da quella del magnate degli affari. Non ce la farà. Andrea viene spogliato dei titoli nobiliari e del supporto economico della Regina. Riesce a scampare al processo contro la Giuffre solo perché raggiunge un accordo per 12 milioni di sterline.

Elisabetta II, più che imbarazzata esclude Andrea dagli eventi più importanti, comprese le foto ufficiali del matrimonio della figlia Beatrice. Andrea ha mancato anche le celebrazioni del Giubileo della Regina, ufficialmente per Covid.

Il Principe Andrea con le figlie durante un evento ufficiale, Carfax2/Wikimedia Commons

I fab four

Un capitolo a parte lo meritano quelli che prima della grande spaccatura, la Megxit, si chiamavano Fab four, proprio per riprendere la sinergia e la collaborazione creativa di cui godevano i Beatles.

Meghan e Harry ormai si sono costruiti una vita oltre oceano: attivisti e improbabili ispiratori morali (memorabile l’uscita recente di Harry in cui ad un giornalista disse che se non si è soddisfatti del proprio lavoro basta cambiarlo, proprio come ha fatto lui nel 2020). L’intervista con Oprah di qualche anno fa ha definitivamente innalzato il muro di ghiaccio tra Sussex e Cambridge e gettato una coltre di razzismo sui tappeti di Buckingham Palace.

Incuranti del distacco creatosi tra la loro famiglia e quella parte rimasta in Inghilterra, si sono palesati al Giubileo della Regina, facendo capolino da dietro le tende di Buckingham Palace come degli imbucati ad una festa e creando ancora maggiore clamore attorno al compleanno della secondogenita, Lilibet, festeggiato proprio negli stessi giorni a Londra. Nessuna foto del leggendario incontro tra Elisabetta II e la pronipote è trapelata, favorendo la nascita di gossip e dicerie attorno all’accaduto.

Per quanto riguarda William e Kate invece, si possono considerare i veri protagonisti di questo Giubileo, in una quasi noiosa perfezione da famiglia televisiva in cui, vestiti di tutto punto, hanno sorriso, salutato e presenziato. Unico sprazzo di vita, il piccolo Louis che dall’alto dei suoi quattro anni si è azzardato a fare i capricci in mondo visione, sollevando un’ondata di gridolini estasiati da parte delle signore davanti alla TV.

Anche i Cambridge però, non sono estranei agli errori. L’ultimo, il più eclatante, il loro recente viaggio ai Caraibi in cui sono stati accolti con particolare freddezza e polemiche dalla popolazione che in maggioranza vive sotto la soglia della povertà. Un’occasione in cui il jet privato e i vestitini svolazzanti della Duchessa hanno fatto storcere più di qualche naso.

Kate, Harry, Meghan e Camilla alla parata Trooping the Colour, U.S. Navy Petty Officer 1st Class Dominique A. Pineiro/Wikimedia commons

passi incerti

E’ evidente come nessun membro della famiglia Reale si presenti come la scelta ovvia e perfetta alla successione. Carlo e i suoi sbalzi d’umore, Andrea ed Epstein, Meghan e Harry e le interviste contro il razzismo, William e Kate e i viaggi male organizzati. Elisabetta ha ancora una matassa piuttosto intricata da sbrogliare, ma lo farà con saggezza e con i suoi tempi, come ci ha abituati ad aspettarci. Dal castello di Windsor dove vive e ama passare e sue giornate.

Il Giubileo, forse l’ultimo di questo Regno, ci lascia un gusto dolceamaro e una domanda precisa: Come sarà poi?

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